Quando ho scelto di abbracciare questa professione e diventare una Wedding Planner, avrei tanto sentito il bisogno di ricevere consigli sinceri su come muovere i primi passi senza commettere degli errori:
Quali sono i primi passi da muovere?
Come si definisce la propria tariffa per non risultare fuori mercato?
…per me realizzare un preventivo rappresenta il 70% del lavoro da svolgere per un evento; come faccio a fare in modo che i miei preventivi non si disfino, sempre, in una palla di fumo e, sopratutto, come posso evitare gli spionaggi sleali della concorrenza?
Come faccio abbattere la diffidenza di fondo tra cliente e wedding planner e trasmettere la mia unicità?
Come si sceglie l’inquadramento fiscale giusto per il tipo di attività che intendo andare a svolgere? (Desidero vendere solo “consigli” e, quindi, consulenza? Oppure desidero vendere anche dei prodotti realizzati da me o rivendere prodotti altrui?)
Come devo approcciarmi con i collaboratori per instaurare solide collaborazioni proficue per entrambi?
Ho sentito che, nel settore del matrimonio, le wedding planner guadagnano anche attraverso provvigioni e commissioni richieste ai fornitori con cui collaborano… mi sembra un piccolo guadagno extra decisamente interessante. Come funziona la logica che ruota attorno alle provvigioni? Questi guadagni sono realmente la scelta migliore?
Come posso impostare i contratti verso i clienti per tutelarmi al meglio?
In questo mestiere mi troverò, spesso, a dover gestire ingenti somme di denaro tra cliente e fornitore. Devo essere io stessa ad occuparmi del budget? Mi conviene fare in modo che i clienti versino i corrispettivi a me o direttamente ai fornitori stessi? Come tutelarmi dinnanzi a clienti che non vogliono saldare i corrispettivi ai fornitori ingaggiati nel lavoro per non rimetterci io di tasca mia?
Ecco, questi sono soltanto alcuni degli argomenti trattati nel libro e nel corso che noi proponiamo.